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Anna Karenina. La storia di Vronskij

Il 21 maggio 2024 si è svolto un incontro nell’ambito del progetto dedicato alla letteratura russa sul grande schermo e organizzato in occasione del centenario della Casa produttrice russa MosFilm. La casa cinematografica moscovita ci ha accordato un permesso speciale per proiettare uno degli ultimi film del noto regista Karen Shakhnazarov “Anna Karenina. La storia di Vronskij” ispirato al romanzo di Lev Tolstoj “Anna Karenina”. Il regista narra la storia di un straordinario amore tra Anna e Vronskij per bocca del protagonista che incontra, molti anni dopo il suicidio di Anna, suo figlio, Sergej Karenin al fronte durante la guerra della Russia con il Giappone. Le scene belliche, le sofferenze di soldati e ufficiali feriti e degli abitanti innocenti, coinvolti in un conflitto, si ispirano ad un’altra opera letteraria, quella di Vikentij Veresaev, Memorie di un medico. In questo modo, abile e convincente, Karen Shakhnazarov crea sullo schermo il racconto intrecciato tra il passato e il presente. Il film è stato  introdotto e commentato in chiave di lettura cinematografica del romanzo, della storia e della vita dell’alta società russa alla fine dell’Ottocento dalla docente di lingua e letteratura russa dell’Università degli Studi di Firenze Irina Dvizova. L’ evento si è svolto presso l’Aula Magna di palazzo Guadagni a Firenze in collaborazione con Casa Russa di Roma, InFlorence Academy e FMA Focus Movie Academy.  

Una serata con Puškin

5 giugno 2023 presso l´Auditorium della Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze si è svolta “Una serata con Puškin”, una manifestazione culturale realizzata e promossa dalle Associazioni Fiorentine Centro Culturale Russa e Good World Citizen con il patrocinio del Comune di Firenze e con il sostegno  della Casa Russa a Roma in onore del  fondatore della lingua russa moderna, Aleksandr Sergeevič Puškin. Puškin è considerato il più grande poeta russo (l’equivalente di Dante per noi italiani), colui cioè che ha fondato la lingua letteraria russa e le ha dato effettivo valore. Il 6 giugno si festeggia il suo compleanno e la Giornata Internazione della Lingua Russa. Una Giornata dedicata alla lingua russa esiste fin dal 2010, creata dall’Unesco allo scopo di “celebrare il multilinguismo e la diversità culturale e di promuovere la parità di utilizzo di tutte e sei le lingue ufficiali di lavoro delle Nazioni Unite in tutta l’Organizzazione”. Nell’ambito della Giornata Internazione della Lingua Russa, il 5 giugno presso l’Auditorium Cassa di Risparmio di Firenze è svolta una serata piena di poesia e musica.

Incontro dedicato al cinema russo, Nikolay Burlyaev

Il 7 dicembre 2019  presso Eurocentres Florence – InFlorence Academy a Firenze  nell’ambito dei festeggiamenti dei 10 anni del Centro Culturale Russo a Firenze s era svolta l’incontro dedicato al cinema russo “Incrocio di destini e tempi”.Un incontro con l’artista popolare russo, attore di teatro e cinema, regista Nikolay Burlyaev ”Incrocio di destini e tempi” con la partecipazione di Andrej Tarkovskij e proiezione del film “Lermontov” di Nikolay Burlyaev (1986) con sottotitoli in lingua italiana.Il film “Lermontov” racconta non solo le tappe importanti della breve vita del grande poeta russo, drammaturgo e il più grande rappresentante del romanticismo nella letteratura russa Mikhail Lermontov, ma anche la storia della Russia di quel tempo.Nikolay Burlyaev è sceneggiatore, regista e attore protagonista. Il lavoro sul film è durato 6 anni, 5.000 persone sono state coinvolte nelle riprese, 185 attori hanno partecipato. All’incontro era presente anche Andrei Tarkovsky il figlio del grande regista Andrej Tarkovskij, che continua il lavoro del padre e condivide la stessa passione per la diffusione della cultura russa nel mondo.

Laboratori teatrale in lingua russa per ragazzi condotto da regista russa Olga Melnik

Lo scorso anno scolastico, alla “Scuola Russa Raduga” di Firenze, si è tenuto con successo un progetto di attività extrascolastica teatrale condotto dalla regista teatrale, pedagoga, docente e psicologa teatrale dott.ssa Olga Melnik. Scopo del progetto : Promuovere la conoscenza della lingua e della cultura russa; Favorire la percezione della propria identità; Rappresentare i sistemi di vita e i valori di culture diverse. Il teatro può rappresentare non solo i tratti “visibili” delle culture, ma quelli non immediatamente percepibili come i miti, le credenze, il senso comune, l’ironia, la visione del mondo. Può seminare dubbi, indurre a riflessioni, proporre esempi di modi e di stili di vita diversi nella storia o in altri paesi oggi, contribuire alla formazione dei cittadini del mondo di domani, che sarà un mondo di pace e di diritti per tutti. La direzione artistica della dott.ssa Olga Melnik : nata in Russia, dopo la laurea in matematica cambia percorso di studi iscrivendosi all’Università di Arte e Cultura di Mosca dove, nel 1993, consegue la sua seconda Laurea in “Regia teatrale”. Nel 1998 conclude anche il Dottorato in Pedagogia e Psicologia all’Università Teatrale di Shchukin sempre a Mosca. Durante gli studi ha esperienze come attrice e come regista in numerosi lavori teatrali e cinematografici. Il suo lavoro di attrice in una compagnia teatrale la porta in Italia dove decide di stabilirsi e nel 1994 fonda l’Associazione Culturale “Centro di Teatro Internazionale”. Alla base dell’associazione sta la scuola teatrale, sia per adulti che per bambini. Gli attori che completano questo percorso di formazione di tre anni danno vita ad una Compagnia stabile che ad oggi conta più di 90 spettacoli al suo attivo. Olga ha seguito vari progetti teatrali nella Casa Circondariale “Il Pozzale” di Empoli realizzando spettacoli che hanno partecipato a vari Festival vincendo nel 2000 il “Premio Enrico Maria Salerno” per il Teatro in Carcere. Dal 2002 ad oggi segue e coordina l’attività teatrale presso la Casa Circondariale”M.Gozzini” di Firenze dove ha realizzato, in collaborazione con gli attori della Compagnia del CTI, diversi spettacoli di vario genere. Negli anni ha seguito numerosi progetti di teatro nelle scuole medie e superiori di Firenze realizzando con gli studenti diversi spettacoli teatrali.

Il 28 maggio 2017 è una giornata indimenticabile per bambini e ragazzi della Scuola Russa”Raduga” di Firenze.

Ogni anno a maggio il Centro Culturale Russo di Firenze realizza per bambini e ragazzi una giornata dedicata alla cultura in lingua russa denominata «Parchi e musei per i ragazzi in lingua russa”.  Negli anni passati abbiamo visitato i musei Pitti, Uffizi, Accademia, parchi di Boboli e Cascine. Quest’anno è stata organizzata per i bambini più piccoli una visita al parco ottocentesco all’inglese del Museo Stibbert, uno dei pochi esempi di parco eclettico ottocentesco rimasto  a Firenze. Al parco sono presenti ben 56 specie con oltre 600 esemplari di piante con dei giochi d’acqua e due laghetti, uno piccolo, in prossimità dell’ingresso superiore, ed uno più grande. Il parco del Museo Stibbert di Firenze è un luogo fantastico non solo per la bellezza intrinseca del luogo ma perché è un parco ricco di simboli e misteri, . Le maestre della scuola russa  Raduga Anna Aleksandrova, Galia Kazlouskaja, Galina Lipelis ed Alla Solomakina hanno creato “un viaggio alla ricerca degli animali nel parco Stibbert” e diversi giochi nel parco per rendere la giornata allegra e indimenticabile.  I bambini hanno visto tanti animali, ripetuto l’alfabeto russo, cantato,  giocato e creato le “farfalle” decorate con i fiori, le erbe raccolte nel parco. Durante il  pic-nic  organizzato con i genitori  i bambini hanno ricevuto i diplomi della fine dell’anno della scuola  russa “Raduga”. Invece i più grandi si sono riuniti in Piazza Santa Croce, che è una delle piazze più importanti di Firenze, ogni angolo della quale rappresenta un pezzo di storia e che è conosciuta per la bellissima Basilica, per  una escursione creata da Alla Valensova ed un plein-air  con la coordinatrice dello studio artistico della scuola russa Raduga Anna Chernyava: ispirati dalla bellezza del luogo hanno creato i loro capolavori nonostante la mattinata calda. Infine alle 12:00  piccoli e grandi si sono riuniti in via dell’Ulivo 6 allo Spazio Alfieri per ammirare lo spettacolo “La piccola Baba-Jaga” in lingua russa, per bambini, realizzato dal Teatro Statale di San Pietroburgo “Teatro alle porte di Narva” grazie della collaborazione con la fondazione Russkij Mir e con il sostegno dell’amministrazione del quartiere Kirovskiy di San Pietroburgo. L’introduzione allo spettacolo lo ha fatto lo studio teatrale della scuola russa condotto da Olga Melnik. La scuola teatrale russa è famosa in tutto il mondo, ma  poche persone conoscono le tradizioni dei teatri per i bambini. I bambini in Russia vengono introdotti nella vita teatrale fin da piccoli, visitando i teatri per bambini la domenica. Proprio per questo è stato molto simbolico rappresentare lo spettacolo la domenica a Firenze allo spazio Alfieri. Una giornata indimenticabile anche perché allo spettacolo sono arrivati allevi della scuola russa di Perugia. Due ore di viaggio insieme con i genitori per incontrare i ragazzi bilingue di Firenze e partecipare insieme alla favola indimenticabile di una  piccola Baba-Jaga la quale non vede l’ora di diventare una strega adulta ed autentica, ma per questo deve studiare e superare le prove. Alla fine la piccola Baba-Jaga diventa una fata buona. È stata una bellissima ed emozionante giornata per tutti! È finita anche quest’anno l’attività didattica  e noi che lavoriamo nei centri di istruzione supplementare  cerchiamo sempre di rendere i soggiorni dei nostri ragazzi memorabili. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato a questa giornata organizzandola o godendola e auguriamo buona vacanza a tutti ! La Scuola Russa Raduga di Firenze Vi aspetta per le iscrizioni al prossimo anno ! Il presidente del Centro Culturale Russo www.centrorussofirenze.it

Выставка Евгения Телишева в Палаццо Медичи-Риккарди

Выставка Евгения Телишева в Палаццо Медичи-Риккарди (7 мая – 4 июня 2015 года) Самая полная персональная выставка московского художника Евгения Телишева, объединившая 42 живописных и 47 графических работ, проходит во Флоренции в Палаццо Медичи-Риккарди с 7 мая по 4 июня этого года. Евгений Телишев – до сих пор по достоинству не оцененная фигура московской позднесоветской и постсоветской художественной среды. Сторонясь официального искусства, он выступил сначала журнальным графиком, а затем чертежником в археологических экспедициях. Многосторонне одаренный, Евгений Телишев обращает на себя внимание и как фотограф, и как драматург, и как поэт, и как литературный переводчик. В творчестве Евгения Телишева переплетаются две традиции: академическая и модернистская, получившие у художника индивидуальное толкование. Ему свойствен структурный подход к форме, обусловленный классическим художественным образованием, к чему добавилось стремление к решению выразительных задач с помощью преувеличенно экспрессивных пластических средств. Художник подвергает фигуры экспрессивному искажению, а светотень его груба и условна. Такой подход обеспечивает равновесие между объемом и декоративной плоскостностью картины. Его понимание цвета скорее графично, чем живописно. Это сдержанная, ограниченная несколькими цветами гамма с активным использованием контраста. Телишев трактует тело в античном понимании – как проекцию духа. Человек в живописных и графических работах Телишева представлен условно и обобщенно, но безукоризненно по пластической анатомии и конструктивному построению, что обуздывают, не подавляя, всепроникающий эротизм и буйный темперамент творца. И тематика, и техника его работ всегда неожиданны и разнообразны. Телишев как будто не спешит окончательно выбрать один «свой» стиль: ведь, по его словам, он только-только начинает учиться и иногда ему даже удается кое-что понять в искусстве.   Кураторами выставки выступили  Валерия Сергеева, президент Русского Центра во Флоренции и Тамерлан Габуев, археолог и искусствовед, научный сотрудник Московского музея искусства народов Востока. Выставку торжественно открыли  советник по культуре администрации Città Metropolitana Флоренции  г.н Эмильяно Фосси и советник  региональной администрации области Тоскана г.н Эвгений Джани.   Pittura e grafica di Evgenij Telishev (Mosca, Russia ) a Palazzo Medici Riccardi, Firenze  (Firenze, 4 maggio – 4 giugno 2015, inaugurazione 7 maggio  alle 17.00) Comunicato stampa   Le originali visioni grafiche e pittoriche dell’avanguardista russo Evgenij Telishev, nato nel 1948, a Salekhard, città del Circolo Polare Artico a 2.500 chilometri da Mosca, in esposizione all’interno della preziosa mostra “Pittura e grafica di Evgenij Telishev” avrà luogo a Firenze a Palazzo Medici Riccardi dal 4 maggio  al 4 giugno 2015 nelle sale espositive del Museo Mediceo (piano terra, via Cavour 1). Una mostra importante che vanta numerose opere: 42 quadri e 47 disegni che muovono alle straordinarie suggestioni di un maestro capace di allontanarsi dai legami puri tra somiglianza e affermazione del reale per seguire la scia del modernismo organizzata dalla associazione fiorentina Centro di Cultura e Lingua Russa e dalla Galleria moscovita A3 del Dipartimento per la cultura del Municipio di Mosca con la collaborazione e con  il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze . Telishev nasce nel ricco ambiente culturale di una famiglia di insegnanti, si iscrive alla Facoltà di Pittura e di Grafica all’Istituto di Pedagogia di Mosca. Il periodo dei suoi studi coincide con gli anni dello ‘stile unico’ nell’arte sovietica, quello del “realismo socialista”, che stronca qualsiasi variazione o deflessione dal canone imposto e che porterà Telishev a contrasti con i suoi insegnanti. Dalla metà degli anni 1970, a Mosca, nella Sala per le Esposizioni di Via Malaja Gruzinskaja, trovano accoglienza le famose mostre periodiche dei pittori-anticonformisti. Telishev si limita a parteciparvi senza però diventare un componente del gruppo composto da prestigiosi pittori come I. Kabakov, O. Tzelkov, O. Rabin ed altri ancora, che poi diventeranno famosi. Nel 1972 ritorna al Nord ed insegna disegno negli Istituti artistici di Norilsk e di Tiumen. Nel 1976, anche se sprovvisto di permesso di soggiorno, è di nuovo a Mosca per tre anni ospitato nello studio di un amico, mantenendosi con i modesti guadagni derivanti dall’attività di vignettista su periodici di divulgazione scientifica (poi di disegnatore di reperti archeologici). Conosciuto e apprezzato dagli intellettuali per il suo valore e per il coraggioso atteggiamento anticonformistico di uomo e di artista, è amico di filosofi e scienziati. Attivo anche in Europa, il 1999 lo vedrà impegnato nei centri d’arte più importanti di Friburgo, in Svizzera, e nel 2008, a Mosca al Centro d’Arte Contemporanea A. Zverev dove allestisce anche mostre personali. Nelle opere di Telishev si intrecciano due tradizioni che in apparenza si escludono a vicenda: quella accademica e quella modernista. Il suo modello strutturale della forma è basato sull’istruzione classica accademica e risente dei molti anni dedicati al disegno scientifico. Inoltre, l’artista segue la strada tipica della seconda metà del XX secolo che consisteva nell’espressività ottenuta per mezzo dell’esagerazione delle forme plastiche. Pittura e opere grafiche di Telishev hanno radici profonde sia nell’arte classica che in quella contemporanea, ma ciò nonostante le sue opere restano del tutto singolari. In effetti, il corpo in chiave greco-romana, come la proiezione dello spirito, è l’oggetto principale del suo interesse artistico. L’uomo delle opere di Telishev è rappresentato da un’immagine convenzionale e generica – anche se perfetto a livello della sua concezione nonché proporzione anatomico-plastica, ma le figure possono essere volutamente distorte in modo da provocare espressività e il chiaroscuro è spesso rozzo e schematico. Verrà definito dalla critica un “neo-classicista contemporaneo”. Telishev affronta il colore con modalità del tutto personali con un impiego dello stesso più grafico che pittorico. È una gamma limitata a pochi colori e che fa uso massiccio del contrasto. Telishev non vuole chiudersi in un solo stile ma forgiarne altri secondo gli echi che giungono delle correnti artistiche per lui più significative e vicine alla propria sensibilità artistica.  Il suo concetto dell’approccio strutturalista alla forma è arricchito da certi riflessi europei della seconda metà del XX secolo che lo portano all’espressività sottolineata dei mezzi plastici e che trova condivisione nella ricerca di Pablo Picasso con le sue opere in stile neoclassico, e di De Chirico, con le allusioni greco-romane e rinascimentali delle sue immagini da visionario tipiche dell’esperienza metafisica. Telishev  è chiaro portatore dell’eterno tema dell’arte che induce  a un’intima, profonda riflessione sulle basilari istanze umane come il dilagante erotismo rappresentato nelle … Leggi tutto

I ragazzi della scuola “Raduga” alla scoperta del volto russo di Firenze

26 gennaio 2016 RBTH Attraversando in lungo e in largo la città, i ragazzi hanno fatto visita ai luoghi che hanno ospitato nei secoli alcuni dei grandi geni russi come Petr Chajkovskij, che trascorse qui diversi periodi della propria vit“I russi a Firenze”. È stato questo il tema della ricerca proposto ai ragazzi italo-russi della scuola “Raduga”, l’associazione che promuove la cultura e la lingua russa in Italia, nata con l’obiettivo di aiutare i bambini di famiglie russofone e bilingui residenti in Italia ad apprendere e mantenere la lingua madre. Una ricerca che ha portato i ragazzi a scoprire le meravigliose strade di Firenze, dove nei secoli sono passati molti dei grandi geni russi. Come Petr Chajkovskij, che ha regalato al mondo le musiche di famosi balletti come “Lo Schiaccianoci”, “La bella addormentata”, “Il lago dei cigni” e “La Dama di Picche”. E proprio la Dama di Picche venne composta a Firenze nel 1890: una città che Chajkovksij scelse per la quiete del luogo e il clima mite. L’artista soggiornò più volte a Firenze, e nel 1878 visse nella zona collinare vicino alla villa Oppengheim, dimora di lusso inserita nel percorso di ricerca compiuto dai ragazzi della scuola Raduga. Qui infatti alloggiava anche Nadezha Filaretovna von Mekk, una ricca vedova russa, grande amica del compositore. Questi e altri luoghi legati al mondo e alla cultura russa a Firenze sono stati visitati dagli studenti, che al termine dell’esperienza hanno redatto una presentazione intitolata “Chajkovksij a Firenze”. Una sorta di “escursione virtuale” durante la quale i ragazzi hanno raccontato ai genitori e ad altri studenti della scuola ciò che di fiorentino hanno scoperto nella vita del grande compositore russo. Credit: Natalia Kolesnikova articolo originale

Le svolte del destino del conte Zakrevskij

Su iniziativa del Museo federale russo di formazione professionale, filiale dell’Università statale di metalmeccanica di Mosca, e della città di Podol’sk e con coordinamento   Centro di Cultura e Lingua Russa, il 18 e 19 marzo  a Firenze e Montemurlo (Prato) è  svolto  il progetto storico-culturale “Russia-Italia. Le svolte del destino del conte A. A. Zakrevskij”: due giorni di incontri, mostre e conferenze dedicate al conte note  statista e militare russo.  Il ciclo di incontri si è stato realizzato  il 18 marzo  presso Palazzo Medici Riccardi, in via Cavour 1 a Firenze:  la presentazione della produzione multimediale “Nomi di uomini illustri. Il conte A. A. Zakrevskij”,la mostra “Onorificenze del conte A. A. Zakrevskij”, la conferenza “Ritratto storico del conte Arsenij Andreevic Zakrevskij (1786-1865) allo specchio del tempo” che è mirato alla creazione di un quadro più ampio del percorso di vita di Zakrevskij, nonché al dibattito dei risultati delle ricerche degli specialisti russi e italiani, alla formulazione di pareri contemporanei sul valore del contributo storico di Zakrevskij al destino della Russia e dell’Europa e alla divulgazione del suo nome. Infine, presso il Conservatorio Statale di Musica “Luigi Cherubini” di Firenze , si è tenuta  la serata letteraria musicale “Rievocando la Venere di bronzo”, dedicata alla contessa Zakrevskaja. Il 19 marzo 2014  si è tenuta  l’escursione “Gli Zakrevskij e i Drutskoy – Sokolinsky in Toscana” con tappe a Montemurlo , Firenze (escursione tematica ai luoghi storici legati alla famiglia Zakrevskij e Drutskoy-Sokolinsky in lingua russa e italiana) con  l’inaugurazione ufficiale della lapide commemorativa in memoria del conte Zakrevskij e le visite alla Villa di Galceto e a Rocca di Montemurlo.  

Una giornata con Čajkovskij

Il 7 giugno 2011  a Firenze si svolta la manifestazione culturale “Una giornata con Čajkovskij” realizzata dall’Associazione  fiorentina Centro di Culturale Russo con  il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Agenzia Federale Rossotrudničestvo, in onore del compositore russo, per celebrare il suo profondo legame artistico con la città di Firenze. P.Čajkovskij soggiorna numerose volte a Firenze e tra le pagine dei diari di viaggio, così come negli scambi epistolari con il fratello Modest, autore del libretto “La Dama di picche”, esprime apprezzamenti per la città sull’Arno che definisce la sua “.. preferita tra le città straniere”. La manifestazione ha fatto rivivere, per un giorno, i luoghi familiari al musicista, narrando i momenti artisticamente più salienti del soggiorno fiorentino del 1890. Desideroso di trovare un luogo tranquillo e appartato dove poter dar forma alla sua passione creativa, si rifugia in un hotel sul Lungarno Vespucci, dove, tra il 30 gennaio e il 15 marzo 1890, porta a compimento l’opera lirica oppure il capolavoro della lirica “La Dama di picche”. Nell’ambito dell’Anno della Cultura e della Lingua russa in Italia e della Cultura e della Lingua italiana in Russia (2011),la manifestazione aveva mira la sensibilizzazione  e la valorizzazione  della cultura e della storia russe ed è stata realizzata in collaborazione con la  Biblioteca delle Oblate, il Consiglio di Coordinamento delle Associazioni delle Comunità Russe in Italia (KSARSI) e grazie al contributo della Banca Federico Del Vecchio.